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Ricerche in corso per il 16enne disperso nel Tevere: il racconto di un testimone

Disperso Tevere ricerche

Disperso da quasi 24 ore, continuano le ricerche del ragazzo inghiottito dalle acque del Tevere dopo essersi tuffato a Prati.

Il ragazzo è disperso da quasi 24 ore. Le ricerche nel Tevere, dove è stato inghiottito dalle acque dopo essersi tuffato nella zona di Prati, sono ancora in corso.

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Diversi testimoni avrebbero visto il ragazzo spogliarsi sulla banchina vicino a ponte Principe Amedeo prima di lanciarsi nel Tevere, cercando di nuotare verso l’altra sponda. Ma non è mai arrivato, trascinato via dalla corrente. Dopo aver ispezionato il fiume anche con l’aiuto di un elicottero, i soccorritori continuano a cercare, ma le speranze di trovarlo vivo sono ormai minime.

Alle 12:00 di ieri, venerdì 7 marzo, a lanciare l’allarme è stato un operaio di una ditta impegnata nei lavori sulla banchina del Tevere:

“Stavamo lavorando all’altezza di ponte Amedeo duca d’Aosta quando abbiamo notato un ragazzo spogliarsi e buttarsi di testa in acqua. Nuotava male, poi un vigile urbano che era lì con noi lo ha chiamato, gli diceva ‘Vieni qui, vieni qui’, ma quello ha continuato a nuotare per raggiungere l’altra sponda e allontanarsi. Ha fatto poche altre bracciate e non si è visto più, è andato giù“, le parole all’Adnkronos.

Le ricerche proseguono mentre si ipotizzano le cause dell’incidente. L’unica certezza è che il ragazzo, un maghrebino, si è tuffato volontariamente nel Tevere dopo essersi spogliato. Alcuni testimoni riferiscono che fosse senza dimora e spesso frequentava la zona. Senza documenti né cellulare, potrebbe essersi spogliato per lavarsi, poi, forse spaventato, si è tuffato e, inghiottito dalla corrente, è scomparso.

Le ricerche del ragazzo disperso nel Tevere

Richiesto l’intervento al 112, i mezzi di soccorso sono giunti all’altezza di piazza Della Rovere. Sono intervenuti diverse squadre dei vigili del fuoco, tra cui il Nucleo SAF, il Nucleo Sommozzatori, la Squadra Prati 9/A e l’unità fluviale, con il supporto dell’elicottero Drago 159 per le ricerche aeree. Anche la polizia fluviale è sul posto, con personale impegnato sulle sponde e in imbarcazioni. Le operazioni sono ancora in corso.

“Le ricerche vanno avanti, in particolar modo con una distinzione di settori: dall’Isola Tiberina verso nord c’è il distaccamento fluviale dei vigili del fuoco e dall’Isola Tiberina verso sud i sommozzatori. Le squadre sul gommone fanno su e giù per il fiume: considerando la corrente, cerchiamo comunque di dare tutto il possibile per le ricerche”, ha dichiarato Fabrizio Gargano, funzionario dei vigili del fuoco, come riportato da RomaToday.