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Stupro Firenze, le ragazze americane in città per essere interrogate

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Aggiornamenti sullo stupro Firenze. Le due ragazze americane sono tornate nella città per l'interrogatorio del Gip nell'aula bunker del Tribunale.

Stupro Firenze, è iniziato questa mattina l’interrogatorio del gip Mario Profeta alle due ragazze americane che lo scorso settembre denunciarono due carabinieri di averle violentate. Gli interrogatori si tengono con modalità protetta dentro l’aula bunker di Firenze. Le due giovani sono giunto accompagnate dai loro avvocati. Presenti nella struttura anche i due carabinieri accusati della violenza sessuale: l’appuntato Marco Camuffo e il carabiniere scelto Pietro Costa, entrambi accompagnati dai loro difensori.

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Sono tornate a Firenze, dove soggiorneranno solo alcuni giorni, le due studentesse americane di 19 e 21 anni che lo scorso settembre denunciarono due carabinieri per violenza sessuale. L’incidente probatorio è iniziato questa mattina, con le due giovani interrogate dal gip Mario Profeta nell’aula bunker di Santa Verdiana. Qui le due ragazze americane sono arrivate con un pulmino nero dai vetri oscurati, accompagnate dai loro avvocati. L’interrogatorio viene svolto in modalità protetta. Mario Profeta, per le indagini preliminari, svolge l’attività in una stanza separata con la collaborazione di un’interprete e senza nessun altro presente. Tutti le altre persone dell’aula bunker, tra i quali figurano i due carabinieri accusati dello stupro Firenze (il carabiniere scelto Pietro Costa, 32 anni, e l’appuntato 47enne Marco Camuffo), i loro legali difensori e il pm, possono assistere all’interrogatorio grazie ad un sistema audio video.

Mentre si svolge l’interrogatorio sullo stopro Firenze, agli avvocati non è concesso di intervenire direttamente. Tuttavia, possono proporre al gip delle domande. Le due studentesse americane e i carabinieri imputati sono entrati nell’aula bunker per due diversi ingressi secondari, quindi non si sono incrociati.

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I fatti risalgono a settembre, nella notte tra il 6 ed il 7. Le due giovani americane si trovavano al Flo’, un locale fiorentino, dove sono rimaste fino alle 4. A quel punto, non riuscendo a trovare un taxi per tornare a casa, hanno accettato un passaggio da parte di due carabinieri. Secondo il racconto delle due ragazze, quando sono arrivati a destinazione in centro, i militari hanno parcheggiato l’auto per accompagnarle in casa. Il terribile incubo inizia qui. Una ragazza sostiene di essere stata violentata nell’atrio del palazzo, l’altra nell’appartamento.

Terminata la violenza, le due americane hanno chiamato i soccorsi. È giunta una telefonata al 113 della questura. Le due studentesse, sconvolte e piangenti, hanno denunciato di essere state violentate. Un’ambulanza del 118, scortata da una volante della polizia, le ha portate al pronto soccorso di Santa Maria Nuova, da cui sono state indirizzate a Torregalli, dove c’è un reparto di ginecologia e dove è stato attivato il codice rosa. Poi le ragazze sono state portate di nuovo a Santa Maria Nuova. Una di loro era ancora sotto l’effetto dell’alcol, l’altra è apparsa più padrona di sé.