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Maestra maltrattò bambini di 3 anni, i genitori la picchiano

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Una coppia ha picchiato in strada, di fronte a dei passanti, la maestra che maltrattava i loro figli. La donna, 50 anni, ha presentato denuncia

Una maestra è stata picchiata da una coppia di genitori in strada. Stavolta il motivo non è stata una sgridata. La donna, 50 anni, lo scorso novembre era finita in manette. Aveva infatti maltrattato dei bambini in un istituto comprensivo di Taranto. Due genitori, hanno però deciso di fare giustizia da soli. Hanno cominciato minacciandolo sotto l’abitazione della vittima. Alla donna, poi, hanno teso un vero e proprio agguato, dopo la maestra era uscita da un negozio. Numerosi i passanti, che hanno osservato la scena increduli. È stata fatta denuncia.

Maestra maltrattatrice picchiata

Una maestra di Taranto è stata aggredita da due genitori. Questi avevano deciso di vendicarsi perché l’insegnante, che lavorava presso un istituto comprensivo della città, aveva maltrattato dei bimbi, compreso il loro. La coppia si è in primo momento appostato sotto l’abitazione della donna, per minacciarla. Successivamente, la maestra p stata aggredita all’uscita di un negozio. La scena ha avuto luogo di fronte a numerosi testimoni, che vi hanno assistito increduli. Dopo l’aggressione, la maestra è andata presso il pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata. Qui si è fatta medicare. La donna ha anche presentato denuncia al posto fisso di Polizia ed al comando provinciale dei carabinieri.

Indagini

La maestra era stata arrestata lo scorso 23 novembre dalla polizia. Nel corso delle indagini che hanno portato al suo arresto, le immagini videoregistrate all’interno della classe e alcune registrazioni audio sono state decisive ed inequivocabili. Il periodo in cui si è indagato stato di circa 40 giorni. Secondo il pm Antonella De Luca, gli elementi raccolti nel caso evidenzierebbero l’incapacità nel gestire i piccoli alunni durante l’orario scolastico. La maestra, quindi cercava di sopperire con aggressività e violenza, sia fisica che psicologica.

Gli inquirenti hanno verificato che si aveva luogo parecchie situazioni di pericolo create dalla insegnante con le proprie azioni. Queste rischiavano di provocare ben più gravi conseguenze in danno dei minori. Nessuna delle condotte accertate era tesa in qualsiasi maniera ad educare i piccoli, i quali pure quando, subita una prima aggressione fisica, tentavano di riavvicinarsi alla maestra, cercando di essere in qualche modo consolati, venivano dalla stessa ignorati oppure nuovamente afferrati con forza. Sono quindi venute alla luce ripetute condotte violente, che comprendevano spinte, schiaffi e strattonamenti nei confronti di bimbi dell’età di circa 3 anni. Le parti offese sono attualmente 46. Per il prossimo 3 maggio è stato fissato il processo con giudizio immediato.

Aggressione da condannare

Si tratta dell’ennesimo caso in cui un genitore picchia un insegnante. Ma è come gli altri? Infatti, qua c’è un motivo ben più serio e capibile rispetto ad una nota, una sgridata o un brutto voto, per quanto giunti o ingiusti, meritati o non meritati. In verità il gesto dei due genitori di Taranto è da condannare comunque, e loro sono da condannare. Non hanno agito in maniera giusta, e non sono loro a dover giudicare la maestra. Per quello, e per la probabile pena, c’è il processo.