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I casi più eclatanti di doping nel calcio

doping nel calcio

Il ricorso a sostanze dopanti da parte degli atleti è un grave problema per lo sport, anche per il calcio. Ecco alcuni casi di doping nel calcio.

Come nelle altre discipline sportive, anche nel calcio ci sono stati diversi casi di doping che hanno coinvolto grandi campioni. Il doping è un trattamento medico a cui si ricorre non a scopo terapeutico, ma per migliorare le prestazioni psico-fisiche durante una gara sportiva. Hanno destato particolare scandalo i risultati positivi di atleti olimpionici come il marciatore italiano Alex Schwarzer (positivo ai test nel 2012 e nel 2016) e il ciclista statunitense Lance Armstrong, vincitore di 7 Tour de France. Purtroppo nel calcio la pratica del doping nel calcio è diffusa come nelle altre discipline sportive e i test su alcuni atleti hanno condotto a spiacevoli e inaspettate scoperte.

Doping nel calcio

La diffusione massiccia del doping tra gli atleti si deve in gran parte al ricorso che ne fecero i paesi dell’Europa dell’Est, soprattutto la Germania, sui propri campioni a partire dagli anni cinquanta del Novecento. La lotta a questo tipo di pratica è invece iniziata negli anni sessanta, con la morte del ciclista danese Knud Enemark Jensen, causata proprio da sostanze dopanti, durante le Olimpiadi di Roma del 1960. Da gli anni Cinquanta e Sessanta a oggi sia le sostanze dopanti, sia i controlli per contrastarne l’utilizzo si sono evoluti. Soprattutto i controlli sono diventati più frequenti e precisi e hanno portato a spiacevoli scoperte anche nel mondo del calcio.

Diego Armando Maradona

Ritenuto una delle figure più controverse della storia del calcio, il Pibe de Oro fu sospeso due volte per positività a test antidoping nel 1991 per uso di cocaina e nel Mondiale 1994 per uso di efedrina. Dopo il suo ritiro ufficiale dal calcio nel 1997, è ingrassati e ha subito le conseguenze della dipendenza dalla droga, dalla quale si è liberato dopo lunghi soggiorni in centri di disintossicazione specializzati.

Marco Borriello

Il 21 dicembre 2006 Marco Borriello è risultato positivo a prednisone e prednisolone (metaboliti del cortisone) al test anti-doping in seguito alla partita valida per la 11ª giornata di Serie A Milan-Roma. Il giocatore, convinto di non aver mai preso consapevolmente tale sostanza, non ha mai ammesso di aver assunto il cortisone. Tale circostanza gli ha causato un solo mese di squalifica, e, dopo la conferma della positività data dalle controanalisi del gennaio 2007, è stato sospeso per tre mesi fino al 21 marzo 2007.

Romario

Romário de Souza Faria, meglio noto solo come Romário (Rio de Janeiro, 29 gennaio 1966), è un politico, dirigente sportivo ed ex calciatore brasiliano, di ruolo attaccante. A dicembre del 2007 viene trovato positivo alla finasteride.

Adrian Mutu

Adrian Mutu è un calciatore romeno, attaccante dell’Ajaccio e della Nazionale romena. Il 14 agosto è stato multato dalla FIFA per 13,68 milioni di sterline (17,17 milioni di euro) per aver rotto il contratto con il Chelsea, dopo che è risultato positivo alla cocaina, rendendo la sanzione ricevuta la più alta di tutti i tempi.

Angelo Peruzzi

Nella stagione 1990-1991 Angelo Peruzzi torna in forza alla Roma. Dopo tre giornate è protagonista insieme ad Andrea Carnevale di un episodio di doping, risultando positivo alla fentermina. La positività al test antidoping gli causa una squalifica di dodici mesi.

Abel Xavier

Nel novembre 2005 il difensore portoghese Abel Xavier, che nella stagione 2004-2005 aveva giocato in maglia giallo rossa per la serie A italiana, è risultato positivo agli steroidi. La squalifica che ne conseguì fu di 18 mesi, poi ridotti a 12.