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Berlusconi ci pensa: "Al Governo con PD. No al voto subito"

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Il Cavaliere apre ad un Governo col Pd, mettendosi così in contrapposizione col leader della Lega Matteo Salvini

Silvio Berlusconi si è espresso in maniera importante sul nuovo Governo. Il Cavaliere esclude categoricamente un ritorno immediato al voto. Questo per lui non deve succedere. Pertanto, Silvio Berlusconi auspica un Governo assieme al Pd, perché, ai fini della stabilità, è necessaria un’intesa con intere forze politiche. Questa presa di posizione allontana il leader della Lega Matteo Salvini, che a questo punto potrebbe avvicinarsi sempre di più a Luigi Di Maio ed al Movimento 5 Stelle.

Berlusconi Governo con Pd

Silvio Berlusconi, ex premier e leader di Forza Italia, non ha dubbi ed è categorico. Assolutamente, per il Cavaliere, non è concepibile tornare subito alle urne per votare. A questo punto, è meglio formare il nuovo Governo assieme al Partito Democratico. Silvio Berlusconi ha sottolineato poi che è necesaria un’intesa con intere forze politiche per giungere alla stabilità e poterla mantenere.

Il leader di Forza Italia sarebbe perciò disposto a concedere al Pd la presidenza della Camera. Renato Brunetta, in un intervento a Radio Capital, lo aveva anticipato, nella linea di un percorso da costruire, di un appoggio esterno ad un prossimo governo. Brunetta aveva affermato di vedere molte più analogie con il Partito Democratico che con il Movimento 5 Stelle, augurandosi comunque la decisione migliore per il paese. Aveva anche sottolineato, in un intervista al quotidiano Nazionale le elezioni le ha vinte il centrodestra unito, e che ha oltre 270 deputati, e circa 140 senatori. Non si ha la maggioranza assoluta, ma il M5s è molto più lontano. Spetta quindi al centrodestra il diritto dovere di governare.

Salvini Di Maio

Questa posizione è però in contrapposizione con Matteo Salvini. Il leader leghista ha dichiarato: “Gli italiani non ci hanno votato per riportare Renzi al governo, e neanche Gentiloni”. Matteo Salvini chiarisce che la Lega non giungerà mai al governo se non potranno fare quello che vogliono realizzare, ossia cancellare la legge Fornero, controllare l’immigrazione clandestina e ridiscutere i trattati europei. Per questo la linea post-voto non cambia. Matteo Salvini ha poi dichiarato la Lega chiederà in Parlamento i voti che mancano al centrodestra.

Il candidato premier leghista potrebbe così cercare e incominciare un dialogo con il pentastellato Luigi Di Maio, l’altro grande vincitore di queste elezioni politiche 2018. L’ipotetica asse tra Lega e Movimento 5 Stelle, per l’elezione dei due presidenti delle Camere, tiene in grande pensiero il resto dell’arco parlamentare. Complicherebbe parecchio i giochi per un eventuale esecutivo. Ma mai come in questi momenti si torna a parlare insistentemente di un ‘governo di scopo’.

Pd

Anche da parte del Pd, anche se tramite un dimissionario Matteo Renzi, c’era stata la presa di posizione di mettersi all’opposizione senza stringere alleanze. Una manifestazione di orgoglio, che però rende ancora più incerto il prossimo Governo. Tuttavia, una soluzione si dovrà trovare al più presto, e magari l’orgoglio, dopo aver fallito, forse potrebbe essere anche messo un po’ da parte.